Con la riforma del diritto di famiglia entro il 24 dicembre 2022 il Governo dovrà adottare i decreti legislativi necessari per implementare la riforma della giustizia, così come previsto dal Decreto Legge 26 novembre 2021 n. 206. Importanti le novità volte a garantire semplificazione delle procedure e implementazione di una più efficace tutela per le donne ed i minori che subiscono violenza. E’ in questo contesto che viene promosso il ricorso alla mediazione familiare e previste le regole per la formazione del mediatore familiare
L'Articolo 23 lettera o) della richiamata norma prevedere che l’attività professionale del mediatore familiare, la sua formazione, le regole deontologiche e le tariffe applicabili siano regolate secondo quanto previsto dalla legge 14 gennaio 2013, n. 4.
Diviene quindi obbligatoria l’iscrizione ad Associazioni di Categoria, quali ad esempio l’A.I.Me.A Associazione Mediatori Familiari e Scolastici, riconosciuta a tal fine dal Ministero dello Sviluppo Economico ex legge 4/2013.
Inoltre, la lettera p) dello stesso articolo - oltre a prevedere che presso ciascun tribunale debba essere istituito un elenco dei mediatori familiari – statuisce che a tale elenco possono accedere solo mediatori familiari iscritti presso le associazioni del settore, secondo quanto disciplinato dalla legge 14 gennaio 2013, n. 4 e siano dotati di adeguata formazione e specifiche competenze nella disciplina giuridica della famiglia, tutela dei minori nonché in materia di violenza contro le donne e domestica, in quanto in tali casi avranno l’obbligo di interrompere la loro opera.